Dott.ssa Elisa Benasciutti - Phd Biologa​​ Nutrizionista

FAQ - Domande Frequenti

Che differenza c'è tra un dietologo, un dietista e un biologo nutrizionista?
  • Il dietologo è un medico, laureato in medicina e chirurgia, che si occupa di nutrizione umana. Oltre a prepararci una dieta può prescrivere farmaci, esami che ritiene utili ed effettuare diagnosi.  Possiamo rivolgerci al dietologo se crediamo di avere problemi di salute o per indagare su possibili patologie.
  • ll dietista è un professionista sanitario in possesso di laurea triennale. Egli organizza e coordina le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare. Elabora, formula e attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l'accettabilità da parte del paziente.  
  • Il biologo nutrizionista è compreso tra le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. E'in possesso di una laurea di 5 anni ed è iscritto alla Sez.A dell' Ordine Nazionale dei Biologi. 

Il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio benessere, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento dello stato di salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzioni.

É possibile dimagrire velocemente?

Certo, possiamo dimagrire velocemente, ma danneggiando l'organismo! Se seguiamo regimi dietetici troppo severi (diete squilibrate o che forniscono apporto energetico inferiore al metabolismo basale) sottoponiamo il nostro organismo a stress eccessivi. Anche se il risultato è quello di aver perso peso o massa grassa il tessuto muscolare e gli organi interni possono essere debilitati e mal funzionanti. Inoltre, pochi mesi dopo aver terminato tali diete, accade spesso che ricadiamo negli errori del nostro stile di vita e abitudini alimentari che vanificano il sacrificio fatto durante il periodo di restrizione calorica

Perchè, spesso, dopo aver perso dei chili li riprendiamo ?

Principalmente per due motivi:

  1. La riduzione del metabolismo basale che è un normale processo di adattamento dell'organismo, che lo porta a risparmiare  energie quando viene sottoposto a restrizione calorica. Terminata la dieta ci  vuole del tempo prima che l'organismo si adatti al nuovo regime calorico e in  quel periodo si può rimettere peso. Tuttavia, la dieta di mantenimento  accompagna l'organismo nel suo adattamento, evitando lo sgradito aumento di peso.
  2. La mancanza di strumenti che ci aiutino a non incorrere negli stessi errori che ci hanno portato a ingrassare. L'aumento di peso dipende inoltre dal tipo di dieta che abbiamo seguito. La dieta equilibrata personalizzata, va intesa infatti, come un percorso di educazione alimentare durante il quale impariamo come mangiare e acquisiamo autonomia nella corretta scelta dei cibi. Tutto ciò che avremo imparato durante il periodo di educazione alimentare, ci permetterà di mantenere la forma fisica ottenuta con la dieta e di non incorrere negli stessi errori che ci hanno portato a ingrassare
Cosa si intende per dieta equilibrata ?

Si tratta di una vera e propria educazione alimentare che rispetti le nostre esigenze e i nostri gusti. Al termine del percorso saremo dunque in grado di scegliere consapevolmente come alimentarci con piacere in modo corretto ed equilibrato

All'inizio perdo peso velocemente e poi molto più lentamente, è normale?

Certo, durante le prime due settimane di dieta equilibrata capita spesso di perdere 1,5 o 2 kg a settimana (a volte anche di più). Ciò è dovuto al fatto che l'organismo elimina soprattutto i liquidi in eccesso. La percezione di chi segue la dieta è infatti quella di sentirsi meno gonfio. Successivamente si perdono 300-500 gr a settimana perchè il grasso è molto difficile da bruciare a causa della sua funzione di energia di riserva

Perchè è importante avere una dieta personalizzata ?

Perchè ciascun individuo è unico in quanto a:

  • parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze delle varie parti del corpo)
  • attività fisiche giornaliere (lavoro, attività sportive e sociali, abitudini)
  • metabolismo
  • eventuali
    patologie
  • allergie, intolleranze e gusti alimentari

Inoltre ci sono persone che hanno la possibilità di mangiare a casa oppure in mensa o ristorante, ma ci sono persone che sono obbligate a uno spuntino al bar o si devono portare il cibo da casa.

A fronte di tutte queste diversità, l'introito calorico della dieta non può essere uguale per tutti e deve essere modellata nel rispetto di tutte le caratteristiche elencate. Dunque la dieta che ha funzionato per il nostro amico molto probabilmente, così come è posta,  non andrà bene per noi 

I carboidrati fanno ingrassare ?

I carboidrati sono una fonte fondamentale per l'organismo e fanno ingrassare solo se assunti in quantità eccessive rispetto al nostro fabbisogno. Dunque: sì a pane, pasta e pizza ma... con moderazione!

Esistono davvero le intolleranze alimentari ?

Le intolleranze alimentari esistono davvero. Quelle che sono state spiegate con studi scientificamente validi sono l'intolleranza al lattosio e l'intolleranza al glutine (celiachia). Per tutte le altre sono necessari ancora numerosi studi che permettono di identificare quale molecola o famiglia di molecole presenti nell'alimento scateni l'intolleranza. Per questo motivo, ad esclusione di lattosio e glutine, non esistono test di intolleranze alimentari (peraltro molto costosi) scientificamente validi che permettano di identificare le intolleranze.
In realtà, nella maggior parte dei casi, il paziente ha già identificato da sè i cibi a cui è intollerante. La scelta migliore, e indubbiamente la più economica, è quella di parlarne con il nutrizionista, il quale attraverso la visita, il colloquio, il diario e il piano alimentare costruito a misura del singolo paziente, lo aiuterà a gestire le proprie intolleranze

Esistono degli integratori che aiutano a dimagrire ?

Esistono tante tipologie di integratori che aiutano a dimagrire ma sono di aiuto solo in caso si segua correttamente il regime dietetico al quale va sempre associata dell'attività fisica.
Faccio alcuni esempi: ci sono integratori che riducono l'assorbimento di carboidrati assunti durante il pasto, oppure riducono l'assorbimento dei grassi assunti sempre durante i pasti.
Durante una dieta accade che il metabolismo basale si abbassi. Questa è la normale risposta dell'organismo alla riduzione di apporto calorico. E' dunque possibile assumere degli integratori che evitino l'abbassamento del metabolismo basale.
Il nutrizionista li consiglia quando possono essere di aiuto e in modo specifico a seconda delle esigenze del paziente

Ogni quanto tempo ci si deve pesare durante la dieta?

Una volta alla settimana, possibilmente al mattino appena svegli, senza vestiti, a digiuno e subito dopo aver fatto pipì. Tuttavia, se si segue scrupolosamente la dieta e si esegue una regolare attività sportiva, la pesata settimanale risulta superflua, in quanto diminuisce la massa grassa e aumenta la massa magra.
Pertanto andiamo incontro a un piacevole rimodellamento del nostro corpo che è più facilmente valutabile davanti a uno specchio o sentendo più comodi i vestiti che prima della dieta risultavano stretti.